Chi è “La regina degli scacchi”?

“La regina degli scacchi” (The Queen’s Gambit) è la miniserie Netflix che ha spopolato nell’ultimo mese, la più vista sulla piattaforma tra quelle con trama non originale. Infatti, gli autori si sono basati sull’omonimo libro di Walter Tavis uscito nel 1983. La protagonista è la giocatrice di scacchi Elizabeth Harmon, interpretata da una splendida Anya Taylor-Joy, capace di donare al personaggio un grandissimo fascino.

La trama

Per poter apprezzare la serie non è necessario essere esperti di scacchi perché la storia è una perfetta mescolanza di molti elementi, alcuni dei quali anche più importanti. Una bambina di 8 anni entra in orfanotrofio, diventa dipendente da alcol e droghe e dovrà farsi largo in un mondo (quello degli scacchi) di esclusività maschile. In orfanotrofio Beth impara a giocare a scacchi grazie al custode Sheibel, uomo scorbutico che le insegnerà a canalizzare efficacemente il suo enorme talento. Ma Sheibel sarà molto di più, diventando per lei il padre che non ha mai avuto. Dopo l’adozione partecipa a dei tornei di scacchi e conquista il titolo di campionessa degli Stati Uniti all’età di 16 anni. Qualche anno dopo, diventa anche campionessa del mondo. Beth conquista il titolo internazionale a Mosca, contro il campionissimo russo Borgov, sorprendendolo con la famosa apertura denominata Gambetto di Donna. La scacchiera fa da sfondo alla vita di Beth che cresce attraverso aperture, scambi, pedoni doppiati e sacrifici di pezzi. Nella scacchiera si muove benissimo, è sicura di sé perché il mondo è rinchiuso in quelle 64 caselle in cui i pezzi si muovono in modo predeterminato. Invece, la sua vita è tutta un’altra cosa

La forza di Beth

Lo stesso Tevis ha ammesso: “Beth Harmon è un tributo alle donne intelligenti. In passato, molte donne hanno dovuto nascondere il proprio cervello, ma non oggi”. Metaforicamente, la storia di Beth rappresenta il percorso di emancipazione della donna che grazie alla propria grinta, coraggio e intelligenza va oltre le battute sessiste e l’enorme diffidenza nei suoi confronti. Pian piano conquista non solo titoli, ma, soprattutto, amici che da iniziali rivali iniziano ad apprezzarla sinceramente ed a sostenerla. Esemplare, a tal proposito, il modo in cui i suoi amici l’aiutino alla fine per sconfiggere Borgov e diventare campionessa del mondo di scacchi.

La regina degli scacchi è una storia vera?

La storia è il frutto dell’immaginazione di Tevis che scrive il libro negli anni ’80 e lo ambienta negli anni 60′. A quel tempo non c’erano grandi giocatrici di scacchi, ma sicuramente l’ispirazione è stata l’ungherese Judit Polgar, Gran Maestro dal 1991. Fu il più giovane giocatore ad acquisire tale titolo, il più alto nel mondo degli scacchi, all’età di 14 anni, superando il record di Fisher. Oltre alla precocità, Beth ha molto in comune anche con quest’ultimo. Infatti condividono anche l’essere stati abbandonati dai genitori e la vita da outsiders. Inoltre, Fisher è stato l’unico americano a spezzare il dominio russo, diventando campione del mondo nel 1972.

Il gioco degli scacchi

Se la storia è frutto della fantasia, non lo sono le partite giocate durante la miniserie ed ogni riferimento al puro gioco degli scacchi. Per un appassionato questa serie è stupenda in quanto ci si può immedesimare nei protagonisti che vedono e fanno muovere i pezzi nella loro testa o sui tetti; esperienze condivise dalla stragrande maggioranza degli amanti di scacchi. La fedeltà al gioco degli scacchi è merito della consulenza di Pandolfini (il più grande maestro degli Stati Uniti) e di Kasparov (campione del mondo dal 1985 al 2000).

Chi è la vera regina degli scacchi?

Ju Wenjun, attuale campionessa del mondo di scacchi

La prima edizione del Campionato del mondo femminile di scacchi risale al 1927 e nel corso degli anni è stato disputato con varie formule, alcune delle quali hanno suscito grosse polemiche. Infatti, nel 2017 l’allora campionessa Hou Yifan non partecipò al Campionato per protestare contro la formula del KO ad eliminazione diretta scelta dalla FIDE. Tra le storiche giocatrici vanno ricordate Vera Menchik (detentrice del titolo dal 1927 al-’44), Susan Polgar (sorella di Judit Polgar) e Hou Yifan (più giovane campionessa del mondo a soli 16 anni). Volendo prendere una panoramica più ampia, possiamo notare come fino agli anni ’90 la lotta per il titolo fosse tutta appannaggio dei Paesi sovietici (come in campo maschile). Negli ultimi 20/30 anni invece si è inserita prepotentemente la Cina ad interrompere l’egemonia sovietica. Dal 2018 la vera regina degli scacchi è la cinese Ju Wenjun.

Per vedere l’attuale ranking FIDE qui