Il futuro dei motori è un po’ più rosa: Ferrari e Fia lanciano “Girls on track-rising Stars”

Girls on track

La Ferrari sta collaborando con la Fia per trovare donne pilota: un programma con la Federazione alla ricerca di due candidate che potrebbero entrare nella prestigiosa Academy di Maranello pronte a partecipare al Campionato di Formula 4.

Come anticipato da Mattia Binotto lo scorso inverno il piano per cercare donne pilota entra nel vivo e la Ferrari è il primo partner del progetto “Girls on track-rising Stars” per valorizzare i talenti femminili nel motorsport .

Il Programma “Girls on track-rising Stars” è stato creato dalla Women in Motor Sport Commission con l’obiettivo di individuare i migliori talenti femminili tra i 12 e i 15 anni provenienti da tutto il mondo.

La scuderia Ferrari ha siglato un accordo di collaborazione quadriennale tramite la sua Academy. Dalla sua nascita nel 2009 alla scuola di Maranello sono passati 19 piloti. Il nome più prestigioso è quello di Charles Leclerc, che si è conquistato il posto di prima guida in F1, mentre oggi è particolarmente suggestiva la presenza di Mick Schumacher, il figlio di Michael, che gareggia in F2.

“Girls on track-rising Stars” prevede i seguenti step: le varie federazioni nazionali selezioneranno sedici ragazze tra i 12  e i 15 anni accomunate dal sogno di diventare piloti e le invieranno ad Ottobre alla scuola di pilotaggio Winfield di Le Castellet, in Francia, dove tra l’altro è cresciuto il grandissimo Alain Prost.

In seguito le migliori quattro saranno ammesse alla Ferrari Driver Academy per una settimana a fine novembre. I giovani talenti saranno messe al volante di una monoposto di Formula 4 e valutate, come gli allievi maschi, per capacità di guida, forma fisica, conoscenza del motorsport e della lingua inglese.

Al termine del campus, la Ferrari potrà decidere di offrire una stagione nella Academy alla più promettente delle allieve e permetterle di disputare un campionato F4 europeo. Le ragazze dovranno guadagnarsi il premio in pista, e sempre in pista potranno meritarsi la riconferma e l’eventuale promozione a una serie più competitiva. Lo stesso processo di selezione si ripeterà per gli anni successivi.

Michèle Mouton, vicecampione del mondo di rally nel 1982 ed attuale presidente della Women in Motorsport Commission della Fia ha dichiarato emozionata: “Vedere una donna correre in Ferrari sarebbe un momento storico. Poter collaborare con la Ferrari è un riconoscimento frutto del lavoro di un decennio».

Le donne in F1

Sono cinque le donne che hanno corso in Formula 1 dal 1950 ai giorni nostri, ben tre delle quali provenienti dall’Italia.

Maria Teresa De Filippis (Italia)
Napoli, 11 novembre 1926. Attiva dal 1958 al 1959 al volante di Maserati e Behra. GP disputati: 5 (qualificata in 3); miglior risultato: 10°posto al GP Belgio 1958.

Maria Grazia “Lella” Lombardi (Italia)
Frugarolo (AL), 26 marzo 1941 – Milano, 3 marzo 1992. Attiva dal 1974 al 1976 al volante di March, RAM e Williams. GP disputati: 17 (qualificata in 12); miglior risultato: 6°posto al GP Spagna 1975.

Divina Mary Galica (Regno Unito)
Bushey Heath, Watford, 13 agosto 1944. Attiva nel 1976 e nel 1978 al volante di Surtees e Hesketh. GP disputati: 3 (mai qualificata).

Desiré Randall Wilson (Sud Africa)
Brakpan, 26 novembre 1953. Attiva nel 1980 al volante di una Williams. GP disputati: 1 (non qualificata).

Giovanna Amati (Italia)
Roma, 20 luglio 1962. Attiva nel 1992 al volante di una Brabham. GP disputati: 3 (mai qualificata).

L’unica ad andare a punti fu Lella Lombardi al Montjuic nel 1975, l’ultima a girare nelle prove libere Susie Wolff, moglie del team principal della Mercedes, nel 2015 sulla Williams.