Linda Zingerle: l’astro nascente del Biathlon italiano vince il premio Piotr Nurowski

Il futuro del Biathlon italiano pare essere in buone mani. Linda Zingerle è stata premiata come miglior giovane atleta europea del 2020 negli sport invernali.

L’annuncio è arrivato nel tardo pomeriggio di Venerdì 27 Novembre sui social del Comitato Olimpico Europeo. L’azzurra è stata preferita alla combinatista austriaca Lisa Hirner, al ceco del freestyle Matej Svancer, alla tedesca dello slittino Jessica Degenhardt ed al lettone sempre dello slittino Gintz Berzins.

Linda Zingerle, classe 2002 figlia d’arte (suo papà Andreas è l’allenatore della squadra Èlite ed è stato bronzo olimpico a Calgary), ha vinto un oro ed un argento in staffetta agli Youth Olympic Games di Losanna (nella team sprint e nella staffetta a squadre), più un oro nella sprint, un argento nella staffetta femminile ed un bronzo nell’inseguimento ai Mondiali juniores di Lenzerheide in Svizzera. Un 2020 da incorniciare meritandosi così il premio Piotr Nurowski.

Fino ad oggi il “Piotr Nurowski” era stato vinto nel 2017 dalla ciclista Letizia Paternoster e, tre anni prima, dal nuotatore Simone Sabbioni. La Zingerle è invece la prima giovane azzurra ad aggiudicarsi l’edizione invernale, istituita a partire dal 2016.

Linda Zingerle da Anterselva con il biathlon nel sangue

Linda Zingerle, classe 2002, ha il biathlon nel sangue come gli abitanti di Anterselva. A sette anni ha iniziato per seguire il fratello David e la sorella Lena che già lo praticavano.

Anterselva costituisce la capitale italiana di questa disciplina invernale. Il legame tra il biathlon e il piccolo comune altoatesino è nato negli anni ’70 e da allora ha avuto un netto crescendo. Un posto unico dove adrenalina, meraviglia, passione e stupore nascono dall’incontro tra lo sport e la natura.

ARENA ALTO ADIGE
CENTRO BIATHLON DI ANTERSELVA

L’idolo della Zingerle è ovviamente Dorothea Wierer che è allenata dal padre Andreas. Un modello tecnico soprattutto al poligono: velocità e sicurezza al tiro sono le qualità più ammirate dalla giovane figlia d’arte.

Il sogno nel cassetto di Linda sono sicuramente le Olimpiadi del 2026 che si terranno a casa nella sua Anterselva. A 24 anni il giovane talento azzurro potrebbe avere la maturità necessaria per far sognare tutti i suoi concittadini e magari conquistare una fantastica medaglia come fece suo padre a Calgary nel 1988, con la medaglia di bronzo nella staffetta 4 x 7,5 km assieme a Gottlieb Taschler, Johann Passler e Werner Kiem.

Per il momento è giusto concentrarsi step by step nel suo processo di crescita. La strada è ancora lunga ma sognare non costa nulla.