Martina Trevisan: un Roland Garros da favola

Quale posto migliore di Parigi per sognare e vivere una favola? La sua luce magica, le nuvole di zucchero filato, i suoi giardini romantici, i tavolini rotondi dei bistrot, la Senna con i suoi ponti.

Martina Trevisan ha scelto la città perfetta per vivere il suo sogno, il suo più grande capolavoro sportivo e la consacrazione di una rinascita definitiva di un talento del tennis femminile italiano che ha saputo rialzarsi e combattere dopo un periodo difficile della sua vita.

Un capolavoro che porterà Martina Trevisan nella top 100 del ranking WTA e la soddisfazione di aver battuto giocatrici del livello di Camila Giorgi, Coco Gauff, Maria Sakkari e Kiki Bertens (n. 8 del mondo).

Qualcuno dice che le ragazze innamorate hanno lo sguardo color Parigi. Vedere quel sorriso contagioso per i campi del Roland Garros e l’amore ritrovato per il tennis è la vittoria più grande di Martina e vale molto di più dello straordinario raggiungimento dei quarti di finale nel torneo dello Slam.

Infatti dietro la rinascita di Martina c’è una battaglia contro l’anoressia, un tunnel che l’ha inghiottita tra il 2009 e il 2014, quando aveva solo 16 anni.

Martina e la sua rinascita dopo anni difficili

Martina Trevisan

La ragazza toscana, talento cristallino e colpi da predestinata, nel 2009 raggiunge le semifinali in doppio al Roland Garros Juniores ed a Wimbledon Juniores.

Ma Martina, nonostante i primi grandi risultati, non sta bene. Le eccessive pressioni sul suo rendimento, alcuni problemi familiari come il divorzio tra i suoi genitori ne stanno turbando l’adolescenza. Una ragazzina di solamente 16 anni che cerca di tenersi tutto dentro ma che all’improvviso crolla schiacciata da un peso enorme. Decide così di fermarsi, di smettere col tennis perché il suo benessere fisico e mentale era la cosa più importante.

La svolta fondamentale arriva quando Martina realizza di aver bisogno di un aiuto e di non potercela fare da sola, affidandosi ad una psicologa.

Da quell’incubo Martina Trevisan ha saputo uscire con grinta e forza anche grazie al suo amato tennis, ma in un’altra versione. Non più professionista per seguire le orme delle fantastiche quattro italiane sul tetto del mondo (negli anni d’oro del tennis femminile italiano con Flavia Pennetta, Sara Errani, Roberta Vinci e Francesca Schiavone che facevano incetta di titoli), bensì maestra in un piccolo circolo della sua Pontedera. La giusta tranquillità per ritrovare una serenità perduta a contatto con i suoi allievi ai quali poteva trasmettere il suo amore più grande: il tennis.

E’ proprio per quell’amore smisurato per il tennis che nel Maggio del 2014 Martina decide di riprovarci: una lenta e costante risalita col ritorno in campo in sordina nei campi minori. Ma il talento della Trevisan era rimasto intatto e poco a poco ha saputo ricostruire tutto: il fisico, il morale, i ritmi che il circuito professionistico richiedeva e poi quegli straordinari colpi mancini che fin da giovanissima sembravano da predestinata.

Ritrova anche la Nazionale con la capitana di Fed Cup Tathiana Garbin che ha sempre creduto nelle sue potenzialità, fino all’accesso al primo turno dell’Australian Open di quest’anno, il primo Slam disputato prima dell’emergenza Coronavirus. Un 2020 in continua crescita con la finale ai Campionati Italiani Assoluti di Todi dove ha dovuto arrendersi a Jasmine Paolini in finale a causa di alcuni problemi fisici.

Martina Trevisan, la sua forza ed il suo coraggio: “Sono i sogni che ci tengono in vita, non mollate mai e non rinunciateci”

Dopo questo fantastico Roland Garros siamo sicuri che Martina Trevisan vorrà continuare a sognare e farci sognare. Il 3 Novembre compierà 27 anni. La forza, la grinta e la capacità di rialzarsi dopo le difficoltà ne fanno una donna ormai pronta a riprendersi quello che ha sempre desiderato.

Di sogni ha parlato proprio la stessa Trevisan dopo il match vinto negli ottavi contro la Bertens, un messaggio forte anche per i più giovani che magari stanno vivendo dei momenti difficili: “Credo in questo sogno e nei sogni. Ora sono nei quarti di finale al Roland Garros e non riesco a crederci. Ho vinto la mia battaglia con l’anoressia quando ci penso, mi sento forte dentro, e questo mi tranquillizza. Ai giovani dico che occorre concentrarsi sui propri sogni, e non mollare mai. Sono quelli che ti tengono in vita. Concentratevi sui vostri sogni, non mollate mai e non rinunciate agli obiettivi“.

Grazie di tutto Super Martina, noi siamo pronti a continuare a sognare e ad emozionarci con te!