Nuoto: intervista a Silvia Scalia

Silvia Scalia nuoto

Silvia Scalia: “Lo stadio del nuoto di Roma è un po’ la mia piscina del cuore. Vincere una medaglia davanti a un pubblico quasi interamente italiano non ha prezzo

Proprio pochi giorni fa è arrivata l’ennesima perla di questo indimenticabile 2022 per Silvia Scalia. La classe ’95 di Lecco con una grande prestazione agli Assoluti Frecciarossa di Riccione ha staccato il pass per i Mondiali di Melbourne in programma dal 13 al 18 dicembre nei 100 dorso. Nell’ultima giornata del campionato invernale in vasca corta è arrivato l’acuto nella distanza olimpica con il significativo tempo di 56″78 (nono crono al mondo nel 2022!).

Una prestazione che non fa che sottolineare l’ascesa impetuosa di questa atleta, già vice campionessa d’Europa nei “suoi” 50 dorso a Roma 2022, e che insieme al tecnico Matteo Giunta sta lavorando duramente per trovare una dimensione internazionale anche nella distanza olimpica.

Ma nella vita della talentuosa nuotatrice lombarda non c’è solo lo sport: Silvia è una ragazza che abbina al nuoto un brillante percorso di studi universitario al Politecnico di Milano dove studia design d’interni.

Silvia Scalia, primatista italiana dei 50 mt dorso

Ciao Silvia, questo fantastico 2022 sta per finire: un progresso sensazionale a livello cronometrico
nei 50 dorso, prima ai Mondiali di Budapest (27″65) e poi ai campionati europei di Roma con il
sensazionale tempo di 27″39. Nella splendida atmosfera dello Stadio del Nuoto di Roma hai
raggiunto la prima finale individuale a livello europeo dove hai conquistato una fantastica
medaglia d’argento. Cosa si prova a gareggiare in quella piscina?

Lo stadio del nuoto di Roma mi ha visto crescere anno dopo anno, è un po’ la mia piscina del cuore.
Inoltre, vincere una medaglia davanti a un pubblico quasi interamente italiano non ha prezzo,
durante tutti i giorni di gare ha spinto me e tutta la squadra con un tifo incredibile, abbiamo
veramente sentito tanto supporto: un’emozione indescrivibile.


Fai parte della Nazionale italiana di nuoto forse più forte di sempre. Secondo te quali sono i
segreti di questo splendido gruppo?

Sicuramente è una squadra in crescita e con tanti giovani che hanno voglia di affermarsi. Sono felice
di poterne fare parte, siamo molto uniti e ci tifiamo a vicenda. Vedere un compagno di squadra che
ottiene risultati straordinari, com’è stato nell’ultima stagione, porta beneficio a tutta la squadra.


Che ruolo ha avuto Matteo Giunta in questa tua crescita e maturazione agonistica? Matteo ha da subito creduto in me, mi ha trasmesso fiducia e sicurezza e, anche grazie a questo,
penso di aver preso molta consapevolezza. In acqua stiamo facendo un bel lavoro mirato alla qualità
e dettagli tecnici che mi hanno portato a grandi miglioramenti in gara.


Obiettivi per questo finale di 2022 e per la prossima stagione?
Questa stagione sarà particolare perché sarà di transizione verso la stagione olimpica 2023/2024.
Nonostante questo, l’obiettivo è ben figurare ai mondiali invernali e qualificarsi a quelli estivi
lavorando molto per la doppia distanza 100 e 50 metri dorso.


Parigi 2024 ed il sogno olimpico, pensi di poter dire la tua a livello internazionale anche nei 100
sia in chiave individuale sia in chiave staffette?

Il lavoro che sto portando avanti con il mio allenatore e la mia squadra ha come obiettivo finale le
Olimpiadi 2024. Nelle ultime gare ho iniziato a vedere i risultati della stagione passata quindi sono
molto fiduciosa. C’è ancora un anno prima della qualifica olimpica quindi ancora molto tempo per
poter lavorare e migliorare. Gareggiare sui 100 vuol dire appunto partecipare alle staffette che in
ambito internazionale si difendono sempre molto bene.

Silvia Scalia è molto seguita sui social con più di 100K followers su Instagram


Come riesci ad abbinare questi importanti risultati sportivi con il tuo percorso di Studi in Design di Interni
al Politecnico di Milano?

Ho sempre voluto fortemente portare avanti entrambe le carriere, non senza
difficolta devo ammetterlo, anche perché ho avuto la testardaggine di iscrivermi a una facoltà con
molti obblighi di frequenza. All’inizio, una volta a settimana saltavo una giornata intera di
allenamenti per frequentare le lezioni, rimanevo in università dalle 9 alle 18. Poi, durante il periodo
Covid, le lezioni online hanno aiutato a riequilibrare il tempo che posso dedicare allo studio e allo
sport.


Cosa ti porti dietro dall’esperienza sportiva e di studio negli Stati Uniti?
Negli Stati Uniti ho vissuto un’esperienza unica, sia a livello personale che professionale. Gli
americani hanno un mindset incentrato molto sullo spirito di squadra e sull’adattamento, inoltre
tutto il sistema americano si basa sulla coniugazione di sport e scuola, forse anche per questo una
volta tornata ho voluto continuare a studiare.


Bella, studiosa e nuotatrice di talento, avrà pure qualche difetto Silvia?
Certo, come tutti! Penso che ognuno di noi debba concentrarsi e valorizzare i propri aspetti positivi
quanto lavorare per mi
gliorare gli altri aspetti.


Sei molto seguita sui social, ma riesci comunque a tenere un certo riserbo sulla tua vita personale
e sentimentale. Come fai?

I social sono un’arma molto potente, io mi diverto a condividere e interagire con le persone che mi
seguono, cerco sempre di rispondere a tutti perché mi piace il confronto e conoscere punti di vista
diversi. Al tempo stesso credo sia giusto stabilire dei limiti, anche per rispetto delle persone che
sono vicine a me e che magari scelgono di non esporsi.


Descrivi la tua giornata tipo…
La mia giornata inizia in piscina alle 8 e mezzo. Una volta finito di allenarmi pranzo direttamente,
quindi di solito verso le 11 e mezza o mezzogiorno. Cucino sempre per controllare al meglio la mia
alimentazione e la qualità degli ingredienti. Inoltre, vivo da sola quindi anche la gestione della casa a
volte richiede un po’ di tempo. Dopo pranzo di solito mi riposo per un’oretta e poi mi dedico allo
studio prima del secondo allenamento della giornata che di solito è alle 4 e mezza. Il momento più
rilassante della giornata per me è a cavallo della cena, se non ho finito continuo a studiare,
altrimenti guardo un film o se capita esco. I weekend invece sono dedicati a famiglia e amici.


Quali consigli daresti alle piccole nuotatrici che vogliono intraprendere la carriera agonistica?
Consiglierei di non farsi spaventare dalla difficoltà del percorso e di divertirsi sempre. Soprattutto
all’inizio è importante stringere amicizie e non prendere tutto troppo seriamente da subito. Lo sport
deve essere innanzitutto un’attività di svago e crescita, altrimenti si rischia di non reggere la
pressione soprattutto in periodi delicati come può essere l’adolescenza, momento in cui molti
infatti smettono di allenarsi.


Concludiamo con una dedica speciale. A chi dedichi questo splendido 2022?
Ho molte dediche: alla mia famiglia in primis che mi ha sempre supportato, ai miei amici, al mio
allenatore e compagni di squadra, alla mia squadra civile (CCA) e militare (FFGG), ai ragazzi di DSF
Sport
l’agenzia che mi segue e con cui sto facendo davvero un bel percorso, a chiunque mi sia stato
vicino fisicamente e mentalmente in questo anno passato che mi ha portato belle soddisfazioni.