Tokyo 2021: l’atletica italiana ha una nuova stella. Una strepitosa Nadia Battocletti ottiene uno splendido settimo posto alla sua prima Olimpiade e avvicina sempre più il record italiano di Roberta Brunet sui 5.000 metri (14’44″50 nel 1996). Un primato ormai destinato a cadere alla prima occasione per mano di questa giovanissima ragazza.
Una prestazione quasi passata in secondo piano dopo una olimpiade storica per lo sport italiano e per l’atletica tricolore con le 5 incredibili medaglie d’oro che hanno fatto sognare appassionati e tifosi. Ma anche i 5.000 metri femminili sono stati una gara dagli altissimi contenuti tecnici e che ha rivelato al mondo una ragazza dal talento cristallino.
Per l’italiana classe 2000, una gara fantastica chiusa con un perentorio 14’46″29 ad appena due secondi dal record della Brunet. Nadia nel 2021 è stata protagonista di un miglioramento sensazionale. Una stagione da incorniciare e della definitiva consacrazione ai vertici internazionali. La trentina a soli 21 anni è stata la seconda atleta europea della finale olimpica, dietro solamente alla vincitrice della medaglia d’oro l’olandese Sifan Hassan. La fuoriclasse di origine etiope, naturalizzata per i Paesi Bassi, si è laureata campionessa olimpica con il tempo di 14’36″79 davanti alla keniana Hellen Obiri e all’etiope Gudaf Tsegay.
In questa sua prima esperienza a 5 cerchi la Battocletti ha dimostrato una maturità impensabile ed una grande sicurezza nei propri mezzi conducendo una gara di personalità. Concentrata e impeccabile tatticamente ha sorpreso tutti (basti pensare che si era presentata in Giappone con il 19° tempo di iscrizione). Una progressione cronometrica di quasi un minuto rispetto al 15’37″4 con il quale aveva vinto la medaglia d’oro agli Europei Under 23 di Tallin. Un settimo posto alle Olimpiadi che vale tantissimo e la consapevolezza di essere già adesso, ad appena 21 anni, nell’elite mondiale del mezzofondo.
Nadia Battocletti: ” Per la seconda volta in carriera ho assaporato l’atletica delle grandi”
La maturità e la determinazione di Nadia Battocletti, trentina di Cavareno, si possono percepire anche dalle parole a caldo dopo questo splendido settimo posto in una finale olimpica: ” Per la seconda volta ho assaporato l’atletica delle grandi. Le avevo lì ed ho corso accanto alla Hassan per tutta la gara. Forse ho sbagliato a staccarmi quando le altre sono andate via. Volevo finire il più veloce possibile ma le vedevo sempre più lontane. Comunque è una finale olimpica, ho 21 anni, e c’è ancora molto da lavorare soprattutto nei chilometri. Le atlete di testa fanno 150 km settimanali io a malapena cento. E questo fa la differenza nel mezzofondo. Comunque sono tutti segnali che sto crescendo bene.
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