Olimpiadi Invernali Pechino 2022: le 10 donne simbolo di questi Giochi

Si sono conclusi i Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022: un’edizione storica per l’Italia con il bilancio finale di 2 ori, 7 argenti e 8 bronzi. Per trovare un’edizione con un maggiore numero di podi, è necessario scomodare il trionfale e forse irripetibile 1994, quando le medaglie furono in totale 20.

Ma soprattutto è stata l’Olimpiade delle donne azzurre che sono salite sul podio in nove occasioni più l’oro nella prova mista di curling e i due argenti nelle staffette miste di short track e snowboard. Le nostre ragazze ci hanno fatto sognare. L’eterna e leggendaria Arianna Fontana (la donna italiana più vincente della storia delle Olimpiadi); Stefania Constantini con il suo sorriso e un oro inaspettato ma dominato nel curling misto; Sofia Goggia e il suo argento vivo anzi vivissimo dopo un recupero record; Federica Brignone protagonista di un’Olimpiade superba; Francesca Lollobrigida e la consacrazione di un talento cristallino (che ha avuto anche l’onore di essere la portabandiera italiana nella cerimonia di chiusura); Michela Moioli e la sua reazione da leonessa dopo la delusione della prova individuale; Nadia Delago e l’abbraccio da brividi con la sorella Nicol dopo l’incredibile bronzo in discesa libera e Dorothea Wierer con una storica medaglia olimpica individuale a coronamento di una carriera straordinaria.

Ma oltre alle nostre splendide ragazze, altre immense donne hanno illuminato questi Giochi Olimpici entrando di diritto nella leggenda e nella storia delle manifestazioni a cinque cerchi grazie ad imprese memorabili. Eroine, dominatrici, protagoniste assolute e vere e proprie icone internazionali che hanno fatto incetta di medaglie. Ecco le storie ed i trionfi delle 10 donne copertina di Pechino 2022.

Therese Johaug: la cannibale dello sci di fondo

Una fenomenale Therese Johaug ha conquistato 3 ori olimpici a Pechino 2022 (seconda atleta nella storia dello sci di fondo a vincere tre titoli individuali nella stessa edizione, eguagliando quanto realizzato nel lontano 1984 dalla finlandese Marja Liisa Hämäläinen Kirvesniemi). L’assolo da dominatrice totale nella 30km a tecnica libera è stato qualcosa di sensazionale, una marcia trionfale che l’ha portata di diritto nella leggenda degli sport invernali. A rendere ancora più epica l’impresa di questa straordinaria atleta sono state le condizioni meteo spesso avverse nelle quali si sono tenute le gare di fondo in un martirio di freddo e vento .

Irene Schouten: la regina del ghiaccio di Pechino 2022

Irene Schouten non ha tradito le aspettative ed è stata l’unica atleta, insieme a Johaug, ad aver collezionato 3 titoli individuali. L’olandese volante si è confermata la regina della velocità a suon di record olimpici e prestazioni strabilianti. Medaglia d’oro nei 3000 metri, nei 5000 metri e nella Mass Start, oltre al bronzo con la staffetta femminile. Un’eleganza sopraffina ed un sorriso contagioso per la regina del ghiaccio di Pechino 2022.

Eileen Gu: la fuoriclasse che a 18 anni ha riscritto la storia del freestyle

Eileen Gu è entrata nella leggenda conquistando 3 medaglie nelle Olimpiadi di casa e riscrivendo la storia a cinque cerchi del freestyle. Oro nell’Half Pipe e nel Big Air ed argento nello Slopestyle. Un’impresa storica mai riuscita prima a nessun atleta. Siamo di fronte ad una fuoriclasse di appena 18 anni, destinata a far parlare di sé per molto tempo. Un talento sportivo indiscusso ma anche una personalità ed una storia che la rende una possibile icona del marketing sportivo del futuro. Giovanissima, bella e biculturale, tutti attributi che ne fanno un’icona del pubblico più giovane e globale.

Arianna Fontana: la donna italiana più medagliata di sempre alle Olimpiadi

L’eterna e leggendaria Arianna Fontana per la terza edizione di fila è stata capace di salire 3 volte sul podio, un fatto senza precedenti in discipline invernali diverse dallo sci di fondo. La fuoriclasse di Polaggia ha difeso l’oro nei 500 metri, agguantato uno splendido argento nei 1500 metri e contribuito in maniera decisiva al secondo posto della staffetta mista. Tra il 2006 ed il 2022 la trentunenne valtellinese ha messo in bacheca ben 11 medaglie olimpiche diventando la donna italiana più medagliata di sempre nella storia a cinque cerchi staccando definitivamente Stefania Belmondo. Per trovare un atleta italiano in assoluto con più medaglie olimpiche in bacheca, bisogna volgere lo sguardo alle rassegne a cinque cerchi estive e scomodare un mito come Edoardo Mangiarotti che arrivò a 13.

Marte Roeiseland: semplicemente di un altro pianeta

Marte Roeiseland come dice il suo nome è stata semplicemente di un altro pianeta! E’ la prima biathleta della storia a salire sul podio in 5 eventi nel corso della medesima edizione. Ha conquistato 3 titoli complessivi ed è andata a medaglia in tutte e 4 le gare individuali. Un dominio che ha annichilito le avversarie nel corso di tutta la stagione di Coppa del Mondo e che ha impressionato ancora di più alle Olimpiadi di Pechino. Quello che ha colpito maggiormente è la facilità con la quale fa sembrare tutto estremamente semplice. Glaciale al poligono e imprendibile sugli sci, la cecchina di Arendal si è confermata la più forte biathleta del pianeta per distacco.

Lindsey Jacobellis: un finale da favola e la maledizione sfatata per la regina dello snowboardcross

Lindsey Jacobellis come nelle favole più belle ha finalmente sfatato il taboo olimpico. Una maledizione che risaliva a Torino 2006, prima edizione dello snowboardcross. La fuoriclasse statunitense, in una finale olimpica fin lì dominata, ormai certa della vittoria, decise di fare un ultimo salto alla Shaun Palmer per i fotografi. Un peccato di hỳbris che non le fu perdonato dagli Dei della neve. Infatti Lindsey cadde rovinosamente e perse incredibilmente la medaglia d’oro. Per 16 anni la maledizione olimpica sembrava perseguitarla: inforcata a Vancouver, caduta a Sochi e quarta per appena due centesimi a PyeongChang. Ma proprio quando tutto sembrava finito Jacobellis ha vinto due medaglie d’oro alla sua quinta e ultima Olimpiade. A 36 anni la magnifica snowboarder americana, la donna più vincente della storia di questo sport, ha dominato sia la prova individuale sia quella a squadre, sfatando finalmente la maledizione olimpica.

Suzanne Schulting: il talento cristallino dello short track

Insieme ad Arianna Fontana, la donna copertina dello short track a Pechino 2022 è sicuramente Suzanne Schulitng. La fuoriclasse olandese è il presente e soprattutto il futuro di questo sport. In Cina ha collezionato 4 medaglie ed è salita sul podio in tutte e 3 le gare individuali. Ha dominato i 1000 metri, preso l’argento nei 500 ed il bronzo nei 1500. Con la sua potenza e classe cristallina ha inoltre trascinato la staffetta femminile oranje al titolo olimpico.

Ursa Bogataj: un salto nella storia per la Slovenia

La Slovenia è stata protagonista di una Olimpiade da sogno: 2 ori, 3 argenti e 2 bronzi, per un paese di poco più di 2 milioni di abitanti. In pratica l’incredibile record di 1 medaglia ogni 296.991 abitanti. L’atleta simbolo di questa fantastica avventura a cinque cerchi per gli eroi di Lubiana è stata senza dubbio Ursa Bogataj. La coraggiosa slovena ha vinto la medaglia d’oro nel trampolino normale e ha trascinato al successo la sua squadra nella gara a squadre mista. Due successi clamorosi per un Paese che non aveva mai vinto nulla nel salto con sci a livello olimpico. Era la grande favorita, ha dominato. In Slovenia è già considerata un’icona e una vera e propria leggenda.

Natalie Geisenberger: la cannibale dello slittino e il simbolo dell’impero tedesco nelle discipline del budello di Yanqing

Nel budello di Yanqing si è assistito ad una dittatura teutonica. La Germania ha vinto tutto quello che si poteva vincere tra bob, slittino e skeleton. Un dominio a tratti imbarazzante per la concorrenza. Uno dei simboli di questo impero tedesco è senza dubbio Natalie Geiseberger. La slittinista classe 1988 ha conquistato per la terza volta consecutiva la medaglia d’oro nel singolo e nella staffetta. Tre doppiette consecutive tra Sochi 2014, Pyeongchang 2018 e Pechino 2022 che ne rendono un’icona senza precedenti della disciplina.

La Svizzera e la sua valanga rosa: che dominio nello sci alpino

La Svizzera è stata la vera e propria dominatrice dello sci alpino. Un dominio inaspettato ma reso possibile da un mix micidiale: tutta la squadra è arrivata all’appuntamento più importante del quadriennio in condizioni psicofisiche perfette, i materiali sotto i piedi erano nettamente superiori rispetto alla concorrenza ed un pizzico di fortuna che non guasta mai. 5 medaglie d’oro su 10 gare e nove medaglie totali sulle 30 possibili. La nazionale elvetica ha riscritto la storia: mai nessun paese aveva vinto 5 ori in cinque specialità differenti nello sci alpino in una singola Olimpiade. Tra le donne spiccano gli ori olimpici di Corinne Suter in discesa libera, di Lara Gut-Behrami (bronzo anche in gigante) in SuperG e di Michelle Gisin (già bronzo in SuperG) in combinata. Completano la festa al femminile della valanga rossocrociata le medaglie di Wendy Holdener: argento in combinata e bronzo in slalom speciale.