SIAMO SICURI CHE IL BASKET ITALIANO SIA COSÌ IN SALUTE?

Virtus

Periodo difficile per gli appassionati della palla a spicchi femminile e sicuramente non per un percorso di crescita o per novità positive. Succede che nel giro di pochi giorni a giugno ben due società tra le più importanti del panorama cestistico italiano hanno tirato i remi in barca, ma facciamo un passo indietro.

Stagione sportiva 2023/24 che si è conclusa con la vittoria dello Scudetto da parte della Reyer Venezia contro la più titolata Famila Schio. Si tratta, infatti, del terzo scudetto per la squadra della laguna che con un secco 3-0 nella serie finale si è sbarazzata delle scledensi, da sempre il più grande competitor. L’anno era iniziato, però, con dei presupposti diversi. La Supercoppa era stata conquistata dalle VNere (sempre contro Schio) guidate da una Cecilia Zandalasini in veste di capitana per la prima volta nella sua carriera. Insomma, un successo che lasciava presagire ben un altro andamento della stagione per la squadra di coach Vincent. Invece, la Virtus, contro ogni pronostico, è stata eliminata in semifinale scudetto dalla Passalacqua Ragusa.

Ed eccoci qui per chiudere il cerchio, prima Ragusa poi Bologna, nonostante su quest’ultima ci fossero dei rumors già da un paio di settimane. Con un comunicato diramato sui social la Virtus Eirene Ragusa saluta così i suoi tifosi e la massima serie:

“Dopo 11 campionati disputati nella massima serie, la conquista di due Coppe Italia e diverse, indimenticabili, finali scudetto, la Virtus Eirene informa i propri tifosi, la città e le istituzioni, di avere ufficialmente rinunciato a disputare la Serie A1 di basket femminile e chiesto il riposizionamento in Serie A2. La decisione è maturata dopo una attenta analisi della situazione economico-finanziaria anche e soprattutto alla luce della nuova riforma dello sport dello scorso anno […]”.

Un colpo basso, che probabilmente nessuno si aspettava, e un pezzo della storia della serie A1 femminile che ancora una volta viene, purtroppo, archiviato. È di oggi, 20 giugno, invece, la notizia relativa alla Virtus Segafredo, non diramata sui canali della società, ma annunciata dal CEO Luca Baraldi intervenuto a TRC. Questo quanto riporta la redazione di Pianetabasket.com:

“Scelta dolorosa, sofferta e meditata ma che si potrà rivelare vincente. Non parteciperemo alla serie A femminile, una parte di queste risorse verranno orientati sui settori giovanili, sia maschile che femminile. Daremo una struttura anche al settore giovanile femminile”

Scelta vincente sicuramente non per la pallacanestro femminile italiana. Male, a tratti malissimo. Il movimento perde due dei suoi capisaldi e l’ipotesi che ci possa essere una diminuzione del livello di competitività (già non elevato) diventa sempre meno arginabile. Un pezzo di storia va via con Ragusa mentre un pezzo di futuro va via con Bologna che prometteva di fare bene, dopo aver riportato in Italia la nostra giocatrice di punta, Cecilia Zandalasini, che sembra essere molto vicina al ritorno in Turchia e attualmente impegnata dall’altra parte dell’oceano con le Minnesota Lynx.

Un altro probabile addio al campionato potrebbe essere quello della squadra capitolina Oxygen Roma che, da neopromossa, ha addirittura agguantato i play off. Sarebbe un vero peccato, ma ovviamente ancora tutto tace.

Un futuro del movimento che, ad oggi, non sembra poter andare troppo lontano. Tocca ricordare che l’anno prossimo, proprio nel capoluogo emiliano, si disputeranno gli EuroBasket Women 2025 (18-29 giugno) e a Basket City non ci sarà nessun club femminile ai vertici.