Mancano ormai pochissimi giorni alle Olimpiadi di Tokyo ed anche Barbie, la bambola più famosa al mondo, è pronta a volare in Giappone al fianco della nazionale italiana. Infatti tre bambole della Mattel saranno esposte a Casa Italia a Tokyo. Al ritorno in Italia, saranno poi messe all’asta per le famiglie dei bambini colpiti da tumori o leucemie.
Italia Team, Barbie ed EA7 Emporio Armani insieme in una bella iniziativa per celebrare le donne dello sport nel segno della solidarietà. Un progetto altamente valoriale in grado di unire i tre brand sotto il comune obiettivo di ispirare le future generazioni di donne, in linea con i principi dell’Olimpismo e della gender equality promossa dal Movimento Olimpico. Impegnarsi per raggiungere i propri obiettivi e realizzare i propri sogni, nello sport, così come nella vita, al meglio delle proprie possibilità e senza discriminazioni.
Nascono così 3 Barbie One of a Kind con outfit firmati EA7 Emporio Armani, per celebrare le donne dell’Italia Team a Tokyo 2020 e supportare la FIAGOP, Federazione Italiana Associazioni Genitori e Guariti Oncoematologia Pediatrica Onlus. FIAGOP lavora ogni giorno per garantire ai bambini malati di tumore e leucemia il diritto alla salute e alla buona qualità di vita e assicurare alle loro famiglie il sostegno necessario.
Il grande messaggio di Barbie alle bambine che giocano con lei o ne seguono le avventure, in occasione delle Olimpiadi e al fianco delle atlete italiane, vuole essere di puntare in alto e ricordare che tutte possono realizzare i propri sogni e obiettivi, nella vita e nello sport. Un messaggio chiaramente rivolto anche ai piccoli con disabilità: a fine agosto sarà il turno delle Paralimpiadi.
Svelata la prima Barbie: un chiaro omaggio alla cultura giapponese
La prima bambola svelata indossa la divisa dell’Italia Team a Tokyo 2020. La grafica è un chiaro omaggio alla cultura giapponese. Infatti il Sol Levante, simbolo del Giappone, viene reinterpretato con i colori del Tricolore, mentre la scritta ITALIA, ricreata con caratteri che richiamano la scrittura Kanji, racchiude al suo interno il riferimento al Torii, il tradizionale portale d’accesso a un luogo sacro. Le altre due bambole saranno rivelate durante le Olimpiadi nel corso delle competizioni femminili.