“Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce”

Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce

Sabato 25 novembre si è giocato il derby tra Inter e Milan. A vincere sono state le nerazzurre grazie al gol di Michela Cambiaghi. È stato il derby del record di spettatori (4000) e la partita in cui l’Arena Civica di Milano ha riaperto le porte al calcio femminile.

 L’impianto milanese infatti rappresenta il luogo simbolo delle calciatrici del ’33, raccontate nel libro Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce”, che 90 anni fa diedero vita alla prima squadra femminile di calcio in Italia. Una storia di coraggio riportata alla luce dall’autrice del romanzo, Federica Seneghini.

Il romanzo, edito da Solferino Libri, è stato pubblicato nel 2020 e l’anno dopo nel Parco Sempione, proprio nei pressi dell’Arena, il Comune di Milano intitolò una via alle calciatrici del ’33, che con la loro determinazione cercarono di opporsi ai divieti imposti dal regime fascista.

L’Arena Civica di Milano, luogo simbolo delle calciatrici del ’33 raccontate in “Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce

Descrizione del libro

Rosetta, con i suoi sedici anni e nell’animo il sacro fuoco del calcio. Giovanna, per cui l’avventura della squadra è anche un gesto politico. Marta, saggia e posata ma determinata a combattere per la libertà di giocare. E poi la coraggiosa Zanetti che dà il calcio d’inizio, la stratega Strigaro che scrive ai giornali, la caparbia Lucchi che stenta a vincere l’opposizione paterna…

Sono le amiche che all’inizio degli anni Trenta danno vita al Gruppo femminile calciatrici milanese, la prima squadra di calcio femminile in Italia. Ma l’Italia di allora è fascista e man mano che il gruppo si allarga, diventa una vera formazione e comincia a far parlare di sé sui giornali, il regime entra in allarme. Certo, queste giovinette si sono date tempi di gioco più brevi e regole più leggere, assicurando di non voler compromettere la loro «funzione primaria» di madri.

Scendono in campo con i calzettoni e la gonna nera per non offendere la morale. Ma sono comunque donne e il calcio è uno sport da maschi. Per tacere del fatto che Giuseppe, il marito di Giovanna, finisce nei guai con la polizia politica.

Federica Seneghini racconta la storia di amicizia, di gioco e di lotta di queste pioniere del calcio, tra esaltanti vittorie, umilianti battute d’arresto, alleati inattesi e irriducibili nemici. Attentamente ricostruito e corredato da un saggio di Marco Giani, che ripercorre decenni di discriminazione femminile nel mondo del calcio, questo scorcio avvincente del nostro passato è anche una riflessione preziosa sulle ingiustizie ancora pericolosamente vive nel nostro presente.

Chi è l’autrice di “Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce”

Federica Seneghini nasce a Genova nel 1981, è giornalista del Corriere della Sera dal 2012. Responsabile dell’area social e caposervizio della redazione online. Docente di giornalismo digitale all’Università Iulm di Milano.

In libreria con “Giovinette, le calciatrici che sfidarono il Duce” (Solferino, 2020) romanzo sulla prima squadra femminile di calcio d’Italia stroncata dal fascismo nel 1933 e “Sulle ali della speranza” (Piemme 2021), scritto a quattro mani con Bruna Cases, sopravvissuta alla Shoah.